domenica 26 luglio 2020

Il Macco di Fave alla catanese di nonna Angela

Piatto povero d'origine contadina, la purea di Fave viene fatta in tutta Italia con piccole varianti locali, chi aggiunge brodo vegetale per finire la cottura, chi il finocchietto, chi la pancetta o il guanciale, insomma ogni zona e famiglia ha le sue specificità. Per affetto vi proponiamo questa ricetta familiare d'influenza catanese.

Ingredienti: fava secca (noi stando in territorio marchigiano abbiamo selezionato le favette di  Fratte Rosa una prelibatezza locale dell'Az. "I Lubachi"), cipolla, finocchio, ciuffi di finocchietto selvatico, olio evo, sale, pepe, spaghetti spezzati.

Procedimento: Ammollare le fave la sera prima. 
A fine ammollo sciacquare e iniziare la cottura in acqua fredda con cipolla e finocchio tagliato a striscette e lasci cuocere finché non diventa una crema. 
Aggiungere spaghetti tagliuzzati e portarli a fine cottura.
Ora si può scegliere se mangiare il macco come una vera e propria minestra oppure friggerlo una volta raffreddato.
Nel primo caso impiatto con ciuffetto di finocchio, giro d'olio e pepe, se invece decido di friggerlo taglio delle listine da solido, metto in olio bollente, attendo la doratura e servo.

N.B. come da foto sottostante, in veste più moderna, si può servire anche con i crostini di pane tostato. Se volete renderla più  gourmet, preparate un olio verde al finocchietto selvatico (sbianchite 1' il finocchietto in acqua bollente salata, mettete nel ghiaccio, frullate con olio di semi e filtrate con setaccio).
Si può fare con la fava fresca di stagione, la vellutata sarà di un verde brillante; in termini di quantità di fava fresca ne servirà il doppio.


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